Istruzione cristiana, cosa vuol dire?
Vuol dire istruire un piccolo essere umano facendogli sapere che Gesù lo ama? Anche, ma non solo. Istruire come faceva Gesù con i suoi discepoli? Certamente, ma nel Vangelo troviamo solo alcuni metodi d’insegnamento e non troviamo le istruzioni su come gestire i vari programmi di studio, sulle questioni disciplinari e quant’altro faccia parte dell’attività scolastica.
Cosa vuol dire dunque fornire un’istruzione cristiana?
Come genitori, innanzi tutto, vuol dire essere interessati all’istruzione dei nostri figli, capire i loro interessi e l’approccio al sapere. Stimolarli, aiutarli a sognare in grande e al tempo stesso a impegnarsi adeguatamente per raggiungere i loro obiettivi.
Come insegnanti, vuol dire coinvolgere lo Spirito Santo nel lavoro, ricercare continuamente e con impegno costante l’eccellenza in tutto ciò che si fa. Vuol dire non scindere l’intelletto dall’emotività e dalla spiritualità. Vuol dire credere che ogni studente è unico e speciale, vedere al di là dei limiti e spingere finché ciò che si crede diventi realtà. Vuol dire amare e curare le famiglie, che spesso sono il principale motivo di disagio e di privazione degli studenti.
Istruire è un’arte che attiene alle virtù cristiane. Istruire senza tenere conto dell’esempio di Gesù, degli insegnamenti dei Proverbi e di tutte le storie di uomini e donne che hanno avuto vite piene di senso – quali sono la maggior parte delle persone di cui parla la Bibbia – dovrebbe essere considerato insolito, raro e persino strano.